Regencycore e Royalcore
Care lettori e lettrici romantiche, oggi vi porto in un viaggio tra moda, immaginario e desideri. Un viaggio che parte dalle sale da ballo dei romanzi di Jane Austen e arriva dritto nelle nostre cabine armadio fino al 2025. Eh sì, lo avrete notato anche voi: il fascino dell’epoca Regency non è mai stato così vivo, così pop, così… di tendenza. E il merito non è solo della serie Bridgerton (che, certo, ha fatto la sua parte): c’è qualcosa di più profondo, più autentico, che sta riportando in auge bustini, guanti lunghi, maniche a sbuffo e sogni da grand ballo.
Si chiama Regencycore e, se frequentate TikTok, Instagram o Pinterest, vi sarà capitato di imbattervi in look che sembrano usciti da Orgoglio e Pregiudizio. Ma il Regencycore non è solo travestimento nostalgico: è un modo di reinterpretare l’eleganza, la femminilità e il romanticismo con occhi contemporanei. Un modo di vestire, certo, ma anche un modo di essere: più lentezza, più grazia, più cura del dettaglio.
E ora, questa tendenza inizialmente legata ai costumi di scena si è evoluta, ha alzato la posta, ha messo la corona. Letteralmente.
Entra così in scena il Royalcore, suo fratello maggiore, che raccoglie tutta l’iconografia regale (dall’epoca elisabettiana in poi) e la trasforma in un lifestyle tra sontuosità e grazia. Più che una moda, una vera atmosfera.
Regencycore: dai romanzi di Jane Austen alla moda del 2025
Per capire davvero il cuore pulsante del Regencycore, basta sfogliare le pagine di un romanzo Regency. Orgoglio e Pregiudizio, Emma, Ragione e Sentimento: ogni frase vibra di eleganza sussurrata, ogni scena è dipinta con i colori tenui di un’epoca in cui l’amore si rivelava attraverso uno sguardo trattenuto, una mano sfiorata per errore, un silenzio pieno di significato. Quei balli a lume di candela, quei corridoi percorsi con il cuore in gola, quei dialoghi brillanti ma carichi di sottotesto… tutto nell’universo Regency è una danza di parole e gesti, una coreografia emotiva.
È proprio questo spirito che oggi il Regencycore cerca di riportare in vita, ma con uno sguardo moderno. Non si tratta di indossare un costume da dama dell’Ottocento: si tratta di evocare, reinterpretare, far proprio. La moda contemporanea — quella che sfila sulle passerelle o si reinventa tra i reel di Instagram — prende ispirazione dai bustini, ma li libera da ogni costrizione. Li trasforma in top strutturati, in corpetti di seta, in dettagli architettonici che sostengono senza imprigionare. Le gonne diventano fluide, leggere, perfette per camminare a testa alta nelle nostre città contemporanee, non solo nei giardini di Bath.
I colori? Dal rosa cipria all’azzurro polvere, dal bianco latte al verde salvia: tutte tonalità che sembrano uscite da una tavolozza georgiana, ma che oggi dialogano con i nostri gusti minimalisti e sostenibili. Le perle non sono solo un accessorio della nonna: tornano come orecchini discreti o bottoni preziosi. I fiocchi decorano capelli e décolleté, i volants impreziosiscono polsini, colletti e maniche a sbuffo con un tocco teatrale.

Royalcore: sogni da regina
Il Royalcore spinge ancora più in là: abiti principeschi, gioielli imponenti, diademi, veli, broccati. È una celebrazione del fasto, della solennità e della fiaba, ma anche della forza e del carisma. Non è solo la moda delle corti: è l’idea di regalità interiore. Un’attitudine che si nutre di grazia e controllo, ma anche di sicurezza.
Pensiamo a Maria Antonietta, Elisabetta I o la stessa Regina Vittoria: donne il cui stile era espressione di potere e dichiarazione d’identità. Ma il Royalcore non resta nel passato: oggi vive anche nelle nuove icone pop come Beyoncé, Zendaya o Florence Welch, che interpretano la regalità in modo moderno, teatrale e assolutamente personale.
Basta uno scatto con un mantello di velluto, una corona simbolica, o anche solo un abito strutturato dalle linee imperiose per evocare quella fierezza da regina. Il Royalcore non chiede permesso: entra nella stanza e tutti si voltano. Non è solo estetica, è affermazione.
È sentirsi sovrane della propria storia, anche quando si indossa solo un vestito da H&M con lo spirito di una Lady del passato.

Bridgerton, ma non solo: la cultura pop al servizio dell’eleganza
Ovviamente Bridgerton ha acceso la miccia. Con i suoi costumi sontuosi, le reinterpretazioni pop delle colonne sonore e un cast inclusivo, la serie ha trasformato lo stile Regency in un vero fenomeno culturale globale. Non era solo una serie romantica, ma una dichiarazione di moda, bellezza e identità. Ha riportato in auge uno stile che era rimasto nel cassetto del costume teatrale, ridandogli vita con una visione fresca e accattivante.
Oggi quell’estetica è ovunque: dalle sfilate ai red carpet, dalle collezioni haute couture alle capsule di Zara, H&M o Mango. I colori pastello, le silhouette impero, i guanti lunghi, le acconciature elaborate, i corsetti reinterpretati in chiave streetwear: tutto parla il linguaggio Regency. Anche TikTok e Instagram hanno alimentato il trend con video di outfit ispirati alle debuttanti, tutorial su acconciature alla Daphne Bridgerton e picnic in stile Jane Austen nei parchi cittadini.
Ma non è solo Bridgerton. Anche il successo crescente dei romanzi Regency contemporanei contribuisce a tenere vivo l’immaginario. Scrittici come Julia Quinn (autrice proprio della saga dei Bridgerton), Eloisa James, Lisa Kleypas, Tessa Dare o la nostra italianissima Virginia Dellamore ci raccontano donne forti, brillanti, ironiche, che sfidano le regole del loro tempo con la grazia di un abito di seta e la forza di una mente acuta. Queste storie, lette e amate da migliaia di lettrici, alimentano il sogno Regency ogni giorno, unendo la passione per il passato alla voglia di riscriverlo a modo nostro.
Il vero cuore del trend, dunque, sta qui: nella possibilità di prendere un immaginario antico e trasformarlo in qualcosa di nuovo, inclusivo, personale. Di vestire come Lady Whistledown ma con la voce (e il potere narrativo) di una donna di oggi.

Gli stilisti che si ispirano all’epoca Regency
Sulle passerelle, nomi come Giambattista Valli, Simone Rocha, Zimmermann, Rodarte e Alexander McQueen stanno reinterpretando il Regency style in chiave moderna. Valli gioca con i volumi delle maniche e i fiori 3D, Rocha punta su colori delicati e silhouette bambolesche, Zimmermann propone abiti perfetti per un picnic a Bath. McQueen, invece, mescola corsetti e drammaticità gotica, creando look regali e potenti.
Anche case di moda come Chanel o Dior hanno integrato elementi Regency nelle loro collezioni più romantiche, come pizzi, tessuti damascati e accessori bon ton.
Vivere il Regencycore (anche senza abito da ballo)
E non serve vivere in una villa con maggiordomo per farlo. Il bello del Regencycore è che può diventare parte della nostra quotidianità, anche tra le notifiche dello smartphone e le scadenze da rispettare. Bastano pochi dettagli – ma scelti con cuore – per evocare quel fascino antico e gentile che tanto ci incanta.
Un fiocco tra i capelli può trasformare una giornata qualunque in una scena da romanzo. Una camicetta con maniche a sbuffo o colletto ricamato, magari abbinata a jeans o pantaloni larghi, porta l’eleganza di un ballo a corte nel caos urbano del lunedì mattina. E poi c’è il rito del tè: sorseggiarlo con calma, in una tazza magari decorata a fiori, può diventare un momento di bellezza consapevole anche tra una call e l’altra in smart working.
C’è chi ha fatto del Regency uno stile d’arredo: specchi dorati, cornici ovali, candelabri vintage recuperati nei mercatini dell’usato, carte da lettere profumate, libri con le pagine ingiallite e copertine fiorate. Oggetti che raccontano storie e costruiscono atmosfere. C’è chi riscopre la calligrafia, scrive lettere a mano o tiene un diario con penna stilografica. Chi si regala un pomeriggio tra pizzi, rose e romanzi rosa, seduta in giardino come una moderna Elizabeth Bennet in cerca di quiete e ispirazione.
Il Regencycore è questo: un modo per rallentare, per aggiungere poesia ai gesti quotidiani, per sentirsi un po’ protagoniste, anche solo per un attimo, nella storia che stiamo scrivendo ogni giorno.

Perché ci piace così tanto
E se vi state chiedendo perché tutto questo ci conquista tanto, la risposta forse è più profonda di quanto sembri. In un mondo in cui tutto corre — le notifiche, gli aggiornamenti, i trend che cambiano da un giorno all’altro — il fascino di un’epoca più lenta, elegante, cerimoniosa ha un potere quasi terapeutico.
Il Regencycore non è solo un vezzo estetico: è un antidoto alla frenesia. È il desiderio di tornare a un tempo in cui ogni gesto aveva significato, in cui ci si guardava negli occhi prima di parlare, in cui anche scrivere una lettera era un atto carico di emozione.
Indossare un abito impero, mettere un fiocco nei capelli o sorseggiare un tè da una tazza di porcellana non è solo cosplay storico: è un modo per reclamare uno spazio di calma e bellezza nella quotidianità. Per sentirsi protagoniste, anche solo per un attimo, di una narrazione più gentile, più lenta, più profonda. Come Lizzy Bennet che cammina tra le colline verdi, o come Eloise Bridgerton che sfida le regole con lo sguardo acceso.
E poi c’è quel senso di empatia silenziosa, di potere interiore: il modo in cui queste eroine sanno affermarsi senza alzare la voce, la grazia con cui entrano in una stanza e la trasformano.
Il Regencycore — e il Royalcore ancora di più — ci restituiscono una femminilità che non ha bisogno di gridare per esistere, che unisce forza e delicatezza, carisma e riservatezza. Una femminilità che non si lascia dettare dalle mode, ma le reinventa.
Forse è per questo che ci sentiamo così a casa in un abito di mussola, tra le pagine di un romanzo Regency, o davanti allo specchio mentre ci sistemiamo una spilla. Perché, in fondo, è lì che riscopriamo una parte di noi che il mondo moderno spesso ci chiede di dimenticare.

2025: l’anno Regency
Il 2025 sarà ricordato anche per un altro anniversario: i 250 anni dalla nascita di Jane Austen. Un’autrice che non ha solo raccontato il suo tempo, ma ha plasmato l’immaginario romantico di tutte noi. E che oggi viene celebrata non solo nelle librerie, ma anche nella moda, nel design, nei social.
Allora che ne dite? Pronte a farvi conquistare (o riconquistare) dallo stile Regency? Magari iniziando con un paio di guanti in raso, un vestito impero o una playlist classica, con archi e pianoforte.
Perché essere romantiche non è mai stato così chic.
Con affetto
VIOLETTA AVRIL 💜
Un incorreggibile libertino e un’inguaribile romantica
Per una lettura in rosa, leggera, a lieto fine e in stile regency, ti segnalo anche una piccola emozione personale: il mio primo romanzo.
È un debutto che porto nel cuore, nato dall’amore per il romance storico e da anni di letture appassionate.
Lascio che sia tu a giudicarlo e, se vorrai condividere con me le tue impressioni, mi farà immensamente piacere ricevere una tua mail.
Ogni parere sincero è un dono prezioso, e io ne sarei profondamente onorata.
“Miss Anne Ellis è una giovane donna dall’animo romantico, nata per incantare: capelli rosso fiamma, pelle diafana e occhi verdi pieni di sogni e di speranze. Ma il suo cuore è diviso tra due uomini tanto affascinanti quanto diversi e il destino giocherà con lei per renderle le cose ancora più difficili.
Due pretendenti, un solo cuore. Chi lo farà battere più forte?“